Intraprendere un’impresa, riflessioni di un’imprenditrice

da | Ago 21, 2023 | Ufficio Stampa

Le 12 (o infinite) fatiche dell’imprenditoria moderna

Nel 2023 non crei un’impresa perché conviene. La crei perché senti che è il momento di crescere. Di insegnare il lavoro a qualcuno. Di costruire qualcosa.

Senza una forte motivazione è meglio desistere prima di cominciare poiché la strada è impervia e gli ostacoli numerosi: l’imprenditoria si scontra con difficoltà sistemiche, alcune conosciute e altre da scoprire giorno dopo giorno.

Fare impresa è un’impresa degna delle fatiche eraclee

Innanzitutto bisogna fare i conti con la burocrazia, un mostro che, come l’Idra, ha la facoltà di rigenerarsi e proporre sempre nuove minacce alla vita dell’eroica impresa.

Tutto infatti sembra complottare per rendere intricato qualunque iter, obbligatorio o no: da procedure contraddittorie in stile Vogon, a tempi di attesa biblici per certificazioni e atti pubblici, a cortocircuiti normativi per attivare i tirocini, si può riassumere la burocrazia in “Ufficio Complicazioni Affari Semplici, come posso aiutarla?”

La selezione del personale, ad esempio degli account, somiglia per complessità alla ricerca dei frutti aurei nel giardino delle Esperidi: analisi di decine di CV -smentiti clamorosamente in fase di colloquio-, perplessità sulla validità dell’attuale sistema scolastico -la conoscenza della propria lingua non dovrebbe essere facoltativa- e financo dubbi sulla capacità di sopravvivenza quotidiana dei candidati.

(La prima mela d’oro di KT25 si sta invece dimostrando un vero gioiello).

La parte più faticosa della mia giornata è però strettamente legata all’ambito in cui l’agenzia opera: talvolta infatti, far percepire alle aziende la piena valenza del nostro lavoro, e più in generale l’utilità della disciplina del marketing, è davvero un’impresa.

Marketing vs Comunicazione vs Social

Spesso l’area di competenza della nostra agenzia viene limitata alla sola Comunicazione Aziendale e negli ultimi tempi alla – ancor più restrittiva – parte che riguarda il Digital e i Social Media in particolare.

Poiché ciascuno di noi come individuo può gestire i propri profili Social, creando contenuti più o meno interessanti, la banalizzazione di questa attività è dietro l’angolo. Un’area giochi in cui parcheggiare la risorsa che l’azienda non sa esattamente come impegnare o “il ragazzo nuovo che è un nativo digitale e quindi ne sa”.

La comunicazione sui social rischia di diventare così l’unica forma di comunicazione aziendale, che a sua volta diviene l’unico ramo del Marketing da far germogliare. Senza scomodare i Maestri, non dimentichiamo però che quello splendido quadrifoglio che è il primitivo Marketing Mix, si compone di almeno altri 3 petali oltre alla Promozione. E che negli anni è cresciuto fino a divenire un fiore di Tiarè eptafoglio.

Tralasciando la botanica, questa metafora esemplifica quanto la materia sia ampia, in continua evoluzione e certamente non riconducibile alla sola gestione di una pagina Instagram.

In viaggio verso Erithia, oltre le colonne

Rendere partecipi le aziende dei vantaggi che un Piano di Marketing porta al loro business è impresa degna della fatica gerionica: in questo caso però le tappe del viaggio non sono le terre del Mare Nostrum, bensì le Aree aziendali da coinvolgere nel progetto.

Gli uffici che traggono beneficio da una strategia strutturata sono infatti molteplici: dalle Risorse Umane -con iniziative di employer branding o eventi di team building-, alle Vendite -con analisi di mercato create ad hoc-, ai Commerciali -con iniziative di comunicazione congiunta per i loro clienti-.

Il punto di partenza è sempre la condivisione degli obiettivi aziendali, sulla base dei quali costruire analisi e strategie personalizzate; solo in seguito ci si addentra nell’operatività degli strumenti e si possono sfogliare tutti i petali del nostro fiore di Tiarè.

Per questo la parte più faticosa del mio lavoro è anche quella che amo di più. Perché mi permette di veder sbocciare realtà meravigliose e assistere alla fioritura di tutte le loro qualità.

Il premio vale l’impresa.

Elena Carati