“Pietosoni di tutto il mondo unitevi”
Regolarmente a inizio settembre, 35 gradi circa di temperatura esterna, arrivano in agenzia telefonate all’apparenza fuori contesto.
“Stiamo iniziando a pensare al Natale, fate voi?” “Certamente!”
Così ha inizio il consueto tour di sopralluoghi fra castelli, ville e roof top per trovare la location più adatta, cercando di immaginarla in uno scenario decisamente meno estivo.
Per un’agenzia che organizza eventi, le festività natalizie iniziano subito dopo ferragosto.
Dismessi i bikini e le infradito, si inizia a parlare di ghirlande e cori gospel. Dai panettoni gastronomici, agli abeti addobbati fino ai regali per i dipendenti, nulla è lasciato al caso.
Quando ci si immerge in atmosfere festive per quasi 4 mesi, si corre però il fortissimo rischio di trasformarsi in una creatura verde dal carattere non proprio amabile. No, non Hulk. In questo caso intendiamo il Grinch.
E nessun cliente vuole avere a che fare con un Grinch – account.
Contraddire e consigliare… con garbo
Un rapporto positivo tra cliente e account è di fondamentale importanza per una relazione professionale proficua. Ogni tanto questo significa contraddirlo se sta proponendo attività fuori focus, perché… no, il cliente non ha sempre ragione. Compito dell’account è anche quello di creare un clima di fiducia per poter consigliare al meglio e trovare la strada verso gli obiettivi del cliente, senza però perdere di vista i suoi desiderata e le sue preferenze.
Tra queste ultime, ad esempio, possiamo trovare allestimenti carichi di renne dal naso rosso, pan di zenzero e pupazzi di neve. E se l’account che organizza il natale aziendale sfodera un animo da Grinch? Come si fa?
In questo caso è importante scindere i propri gusti personali (anche in merito alla festività più diabetica che esista) dall’attività lavorativa: la festa di natale è un evento aziendale quanto un convegno o un’inaugurazione.
Non sarà quindi controproducente far lavorare un Grinch all’organizzazione del natale? Sorprendentemente no.
Un sguardo scevro da eccessi di zucchero a velo e lacrime facili è in grado di trovare delle soluzioni alternative e non banali. Provare per credere.